Un
curioso western siculo-risorgimentale, sulla falsariga del solito
Tarantino, è uscito da poco [primi mesi del 2021] sulle piattaforme on demand. Tutto
totalmente italiano, quindi non proprio sinonimo di affidabilità, eppure
alla fine si rivela un prodotto quantomeno degno di visione.
In un
periodo in cui il cinema italiano sta cercando di riscoprire i generi
(all'opposto della insopportabile spocchiosità e presunzione del
mainstream, un vero e proprio flagello), questo IL MIO CORPO VI
SEPPELLIRA' effettivamente è quello che si fa notare con più prepotenza.
Nella Sicilia del 1860, quando Garibaldi sta combattendo contro i
Borboni per realizzare l'unità d'Italia, un gruppo di banditesse (le
Druide) alla macchia combatte per la sopravvivenza contro i cacciatori
di briganti, i piemontesi e gli ex borbonici passati al servizio di
Vittorio Emanuele.
Sebbene io odi associare il termine western a cose
che di western (nel senso più puro del termine: terre occidentali degli
Stati Uniti e del Canada tra il 1800 e il 1900 al più tardi + Messico
del Nord fino alla Rivoluzione messicana novecentesca) non hanno nemmeno
l'ombra, nel caso di questo film oserei dire che l'associazione è
abbastanza plausibile (ma in ogni caso, NON è un western) o comunque
meno tirata per i capelli. Perchè c'è un po' di tutto di quello che di
solito si trova in un western: Colt a tutto spiano (nota: anacronismo
becero quando si vogliono fare le cose del genere "perchè le fa
Tarantino", le Colt usate nel film sono le Peacemaker del 1873, ossia
nate 13 anni DOPO Garibaldi e i suoi Mille), carri da assaltare,
agguati, duelli, piste polverose, cavalcate, ma anche i paesaggi
selvaggi che sembrano effettivamente i canyon dell’Arizona e che sono
molto ben ripresi, specie quelli dai toni rossicci. Ma ci sono anche
parallelismi interessanti come l’esercito piemontese in luogo delle
giacche blu americane, i briganti come i banditi di frontiera (o anche
come gli indiani) costretti a nascondersi in luoghi inaccessibili, i
cacciatori di briganti come quelli di taglie, masserie come ranch, e
come sfondo una guerra di liberazione per sgomberare le terre dai
rivoltosi e far spazio ai nuovi arrivati e al “progresso”. Del resto si è
sempre detto che il Risorgimento, e in particolare il brigantaggio, è
il Far West italiano, ironia della sorte anche cronologicamente
coincidente con quello americano (mentre là si combatteva la guerra
civile nord-sud, qui sostanzialmente si faceva la stessa cosa; mentre là
si sterminavano gli indiani, qui si faceva lo stesso con i briganti; lo
stesso Colt inviò a Garibaldi un carico di revolver e fucili che
vennero apprezzati e di conseguenza integrati con un acquisto più
corposo: per dire che nel nostro Risorgimento di fu davvero qualcosa del
vero West!).
IL MIO CORPO VI SEPPELLIRA’ mostra tutto questo, mostra
la ferocia dell’esercito del Nord nella persona di un colonnello dal
forte accento piemontese, mostra la sconfitta del Sud nella persona di
un soldato borbonico passato al soldo del nemico, mostra il lato ribelle
nel gruppo di brigantesse che uccidono, assaltano e rapinano senza
fermarsi nemmeno davanti ad una ragazza incinta. E il resto lo mostra
nel vero senso del termine: non mancano infatti persone sgozzate,
frustate, torturate, con profusione di sangue e violenze di ogni tipo
che poco vengono lasciate all’immaginazione. Per questo si sta parlando
anche di pulp-western.
Su tutto questo c’è una buona regia e una
bellissima fotografia, specie negli esterni ben valorizzati, ma anche un
evidente importante lavoro su costumi e scenografie, mentre il
montaggio è zoppo (con alcuni punti morti e lentissimi), la
sceneggiatura con falle clamorose nei momenti in cui vorrebbe far ridere
e infine la classica recitazione all’italiana, ovvero meno che mediocre
(per incapacità spicca su tutte la ragazza incinta) sebbene meno peggio
di altri film (convincenti in particolare il colonnello sabaudo e il
soldato borbonico diventato poi cacciatore di taglie).
L’obiettivo
del film ovviamente, come già da qualche tempo accade, è centrato sulle
donne, per entrare in quel filone dell’action femminista dove ormai se
le donzelle non ammazzano quanto e più di un esercito sembra non si
possa più fare un film.
mercoledì 8 dicembre 2021
"Il mio corpo vi seppellirà": una specie di western risorgimentale
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento