venerdì 20 maggio 2022

West da ridere: la terza stagione di "Miracle Workers" [recensione]

Non sono molte le commedie western nel mondo del cinema. A parte per esempio alcune perle come i due film di Trinità oppure il demenziale Mezzogiorno e mezzo di fuoco di Mel Brooks, oppure ancora il simpatico Maverick con Mel Gibson o il più recente, ma abbastanza stupido, The Ridiculous 6, ben poco è stato fatto per unire risate e Far West (e forse, però, è meglio così: infatti non trovo il western particolarmente adatto alla commedia). Recentemente, tuttavia, la terza stagione della serie tv Miracle Workers è stata trasportata nel West e precisamente lungo la pista dell'Oregon. Per scappare dalla cattura, il fuorilegge Benny the Teen (Steve Buscemi) accetta di guidare una carovana di pionieri, capeggiata dal reverendo Ezechiele Brown (Daniel Radcliffe), fino all'Oregon. Inutile aggiungere che il viaggio sarà ricco di imprevisti, tra cui un assalto dei banditi, un incontro con gli indiani Piedi Neri e i festeggiamenti per il 4 luglio.
Non ho visto le precedenti due stagioni, che comunque, a quanto ho capito, sono tutte diverse tra di loro, ma devo ammettere che questa che sto recensendo è un vero gioiellino. Lasciando da parte una notevole approssimazione storica e ambientale (ma del resto non vuole essere questo il punto forte), tutte le 10 puntate si snodano in un interminabile flusso di cretinate (nel senso buono), battute, episodi fuori da ogni logica, incontri demenziali e chissà cos'altro! Di sicuro gli sceneggiatori si son divertiti ad includere una gag dietro l'altra: alcune un po' banalotte e forse superate, altre divertentissime e ben amalgamate nel contesto della storia (che fondamentalmente non c'è) e dei personaggi. Tuttavia, uno dei punti forti è l'inclusione di molte scene volutamente anacronistiche, con cui gli sceneggiatori lanciano frecciatine al mondo di oggi, in particolare quello dei social (per esempio, in uno dei primi episodi c'è una specie di coppia hippy che se ne va per il West a farsi veri e propri selfie per poi aggiungere "hashtag" e "taggami"), ma anche alla politica americana e al carattere patriottico.
Ovviamente i punti forti del telefilm sono i due protagonisti: il bandito e il reverendo. Chi influenza chi non è facile stabilirlo ma tra i due c'è un continuo scambio di personalità, che ovviamente si riflette di conseguenza sugli altri pionieri della carovana. In particolare, la coppia Aberdeen: Todd (Jon Bass), un riccone nullafacente e borioso, e Prudence (Geraldine Viswanathan), una ragazza vivace e avventurosa (nota a margine: ma quanto stracavolo è bella quest'attrice????), in piena crisi che sfocerà poi in certi eventi di cui non vi spoilero nulla.
Benny è un bandito volgare, cattivo e ironico, Ezechiele un predicatore ligio ma anche permissivo, e quindi c'è questo incontro/scontro molto divertente che ci accompagna per tutti i 10 episodi della stagione, facendoci fare grosse risate (Buscemi è una garanzia in questo tipo di ruoli), anche attraverso allusioni sessuali (ma mai volgari) che ormai al giorno d'oggi non mancano da nessuna parte.
Personalmente, mi sono divertito molto, per tutta una serie di motivi: innanzitutto non ci sono punti morti, forse anche grazie al fatto che ogni episodio dura 20 minuti, poi perchè ci sono molte divertentissime prese in giro un po' a tutto (alla religione in primis, ma anche al sesso, al matrimonio, all'amicizia, alla famiglia, all'onestà, ecc. ecc.) e un intelligente lavoro di "fusione" di simboli del mondo di oggi all'interno di un contesto storico per metterne in risalto più che altro la stupidità e l'insensatezza. È inutile, allo stesso tempo, aspettarsi o pretendere fedeltà storica, proprio in virtù di questi anacronismi. E, anche se può sembrare strano, non aspettatevi prese in giro o battute o rivisitazioni sui luoghi comuni del western, perchè non ne troverete se non forse una sparuta manciata.
Personalmente, non sono un fruitore di commedie, per cui non so quanto davvero di originale ci sia nella comicità di Miracle Workers, ma so che mi sono divertito molto, mi son fatto belle risate e goduto l'abilità (anche mimica e d'espressione) di Buscemi, la duttilità di Radcliffe (che non è solo Harry Potter), la divertente simpatia di Geraldine Viswanathan (chi non vorrebbe a fianco una ragazza così?), la buffoneria cialtrona di Jon Bass (forse l'unico personaggio che sotto sotto è davvero cattivo) e, pure, l'ironia di Karan Soni, il cacciatore di taglie omosessuale che dà ossessivamente la caccia a Benny.

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