Intanto godiamoci questa prima parte. Certo, il libro è molto datato e negli Stati Uniti dopo questo ne saranno usciti a migliaia ma ciò non toglie il valore storiografico di quest'opera, nè l'utilità di una sua riproposizione in libreria.
Vi lascio di seguito la sinossi e vi ricordo che il libro sarà disponibile da domani, 27 febbraio.
Nel 1834 la “questione indiana” risultava
risolta. Con la firma del trattato, gli indiani accettavano un vasto
territorio, quasi uno stato autonomo, dove avrebbero potuto vivere in
libertà. Poi, all’improvviso, esplosero le ribellioni, le prime
battaglie. Che cosa aveva provocato la svolta nei rapporti fra i bianchi
e gli indiani? La storia non ha dubbi: i conquistatori europei non
rispettarono i patti. La loro avidità li spinse a forzare i confini, a
penetrare nel territorio indiano e conquistarlo con la forza. Le tribù
disseppellirono l’ascia di guerra. Iniziò un trentennio di agguati,
scontri, carneficine, battaglie. La miccia che diede fuoco alle polveri
non fu soltanto il dominio delle terre, ma un’antitetica concezione
della vita. Gli indiani pensavano che la terra fosse un dono del Grande
Spirito, non concepivano la proprietà. Vengono passate in rassegna le
grandi battaglie, come Washita o Little Bighorn e dedicate pagine
memorabili ai leggendari capi guerrieri come Cavallo Pazzo, Nuvola
Rossa, Giuseppe, Toro Seduto. Sullo sfondo dei massacri di Sand Creek,
Meeker, spiccano le figure dei generali Custer, Sheridan, Miles e Crook.
Buona sera
RispondiEliminaSiete fortunati a scoprire finalmente questo libro di Paul Wellman, noi in Francia non abbiamo ancora la fortuna di leggerlo.
Paul Wellman ci ha fatto apprezzare il suo famoso libro nel 1952 'The Iron Maitress' con Alan Ladd.
So Long Jica