lunedì 30 gennaio 2017

"Frontier", la serie tv della prima Frontiera

Aria fresca, aria di Avventura! È la nuova mini serie tv Frontier a portarci, caso più unico che raro, nel Canada dei primi coloni di fine Settecento. Niente western classico, dunque, ma un periodo importante nella storia dell'intero Nord America, quando il futuro del Canada era ancora tutto da decidere e in ballo, oltre alla ricchezza, c'era l'intero territorio.
Frontier segue la vicenda del protagonista, Declan Harp (il gigantesco ex Conan Jason Momoa, gran faccia da western), alla ricerca di vendetta contro la Hudson Bay Company, la compagnia che gestisce e monopolizza - anche se con difficoltà - il commercio delle pellicce e che gli ha distrutto la vita. La sua caccia ha l'obiettivo di distruggere Lord Benton (Alun Armstrong).
In Frontier le parole d'ordine sono solo due: informazioni e intrighi. In un clima in cui le rivalità commerciali sono al culmine, con la HBC che tenta di spazzare via le concorrenti più piccole e nel frattempo cerca di ingraziarsi gli indiani locali, il gran numero di personaggi si muove seguito unicamente dai propri interessi (spesso commerciali), rompendo alleanze e formandone di nuove ogni volta che cambia il vento. Il cardine della vicenda è la locanda di Fort James gestita da Grace Emberly (Zoe Boyle), praticamente una specie di CIA della prima Frontiera, dove passano tutte le informazioni su ciò che succede nel villaggio e in generale lungo la costa orientale del Canada. In questa locanda si stringono nuovi patti e ci si sfida a duello, passano spie di ogni fazione, si scambiano favori e informazioni e ci si muore, anche. Lord Benton, capo della HBC, è l'antagonista di turno, spalleggiato dal suo capitano, Chesterfield (Evan Jonigkeit) e il relativo seguito di soldati inglesi. Contro di loro ci sono Harp e la sua banda, compreso il giovane Michael Smith (Landon Liboiron), un ladruncolo irlandese che si ritroverà catapultato nel Nuovo Mondo contro la sua volontà. Il monopolio del commercio delle pellicce è l'obiettivo di molti dei personaggi, per cui si assiste ad alleanze fatali, cadute rovinose e lotte non solo con gli indiani ma anche tra le compagnie e i cacciatori di pellicce.
Colpi di scena, personaggi ambigui, complotti e intrallazzi, femmes fatales, tanto sangue e un bel po' di azione sono tra gli ingredienti di Frontier che, forte anche di una ricostruzione ambientale impeccabile, riesce almeno nell'intento di intrattenere gli appassionati. Perchè nei suoi sei episodi il difetto (purtroppo neanche tanto piccolo) salta fuori solo alla fine: forse tranquillizzati dalla seconda stagione, gli sceneggiatori hanno pensato bene di non annodare nessun filo delle tante vicende raccontate e intrecciate sicchè la prima stagione diviene una lunga presentazione dei personaggi e la posa delle vicende la cui risoluzione avverrà, si presume, nel corso della seconda stagione.
A conti fatti, Frontier è un prodotto guardabile, soprattutto dagli appassionati di storia, ma non lascia molto. Nel corso delle prime puntate si proclama a voce alta il nome di Declan Harp come uno spietato commerciante di pellicce e come se dovesse essere il protagonista indiscusso ma alla fine dell'ultimo episodio si evince che la sceneggiatura non gli ha lasciato lo spazio che ci si aspettava dall'inizio; in generale, comunque, risulta un po' fiacca. La mancanza di qualsivoglia risoluzione ai tanti conflitti è solo la punta dell'iceberg, l'intera stagione si adagia su situazioni abbastanza stereotipate e sugli bellissimi scenari naturali e ambientazioni, ma non riesce davvero a spiccare il volo.
Non resta che aspettare la seconda stagione e sperare che si riesca ad avere un minimo di soddisfazione.

3 commenti:

  1. Hello amico
    Una serie non vista ancora...
    Danno si è lontano da 'Across tè Wide Missouri'
    Ne più il manifesto somiglia piuttosto ad una serie di orrore
    So long

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