mercoledì 26 febbraio 2020

"Tomahawk" di Paul Wellman, edizione Odoya: le guerre indiane

L'editore Odoya continua, con nostra euforia, a sfornare titoli sulla storia del West. A questo giro però tocca ad una ristampa, uscita una trentina di anni fa per Rusconi: Tomahawk di Paul Wellman. Wellman è uno scrittore, storico e romanziere, molto conosciuto nell'ambito western, e con questo libro (uscito per la prima volta nel 1934) volle portare a conoscenza del pubblico una parte della storia delle guerre indiane, nello specifico quella relativa alle pianure. Quindi Custer, Chivington, Sioux, Cheyenne, ecc. Successivamente, a questo volume ne fece seguire un altro (Guerrieri nel deserto, Rusconi) dedicato agli scontri nel Sudovest, quindi con Apache, Navajos, Comanche, ecc. Insomma, la sua è una vera e propria storia delle guerre indiane onnicomprensiva. Non so se Odoya farà uscire anche la seconda parte, quasi sicuramente sì, in ogni modo se mai sarà ne darò come sempre segnalazione qui sul blog.
Intanto godiamoci questa prima parte. Certo, il libro è molto datato e negli Stati Uniti dopo questo ne saranno usciti a migliaia ma ciò non toglie il valore storiografico di quest'opera, nè l'utilità di una sua riproposizione in libreria.
Vi lascio di seguito la sinossi e vi ricordo che il libro sarà disponibile da domani, 27 febbraio.

Nel 1834 la “questione indiana” risultava risolta. Con la firma del trattato, gli indiani accettavano un vasto territorio, quasi uno stato autonomo, dove avrebbero potuto vivere in libertà. Poi, all’improvviso, esplosero le ribellioni, le prime battaglie. Che cosa aveva provocato la svolta nei rapporti fra i bianchi e gli indiani? La storia non ha dubbi: i conquistatori europei non rispettarono i patti. La loro avidità li spinse a forzare i confini, a penetrare nel territorio indiano e conquistarlo con la forza. Le tribù disseppellirono l’ascia di guerra. Iniziò un trentennio di agguati, scontri, carneficine, battaglie. La miccia che diede fuoco alle polveri non fu soltanto il dominio delle terre, ma un’antitetica concezione della vita. Gli indiani pensavano che la terra fosse un dono del Grande Spirito, non concepivano la proprietà. Vengono passate in rassegna le grandi battaglie, come Washita o Little Bighorn e dedicate pagine memorabili ai leggendari capi guerrieri come Cavallo Pazzo, Nuvola Rossa, Giuseppe, Toro Seduto. Sullo sfondo dei massacri di Sand Creek, Meeker, spiccano le figure dei generali Custer, Sheridan, Miles e Crook.

1 commento:

  1. Buona sera
    Siete fortunati a scoprire finalmente questo libro di Paul Wellman, noi in Francia non abbiamo ancora la fortuna di leggerlo.
    Paul Wellman ci ha fatto apprezzare il suo famoso libro nel 1952 'The Iron Maitress' con Alan Ladd.
    So Long Jica

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