Da qualche anno la casa editrice bolognese Odoya ci regala delle soddisfazioni che noi appassionati di storia del West non avevamo da parecchio. Nel corso degli anni questo editore ha sfornato alcuni importanti titoli, la maggior parte dei quali oramai introvabili in libreria o comunque in commercio. Dalla Conquista del Far West, 1830-1860 di Ray Billington (riproposto da Odoya con il titolo Storia della conquista del West) ai Desperados di James Horan passando per le storie indiane di Mario Monti e Siegfried Augustin e per il bellissimo e inedito saggio Storia dei pistoleri del sempre mitico Luca Barbieri.
Questa volta, però, Odoya ha scelto di offrire qualcosa di nuovo al pubblico, e di tradurre il libro di Tim Slessor, More Than Cowboys, pubblicandolo con il titolo Non solo cowboy. Si tratta di un corposo volume di quasi quattrocento pagine, pieno zeppo di storie vere del West e di fotografie. Non è la trattazione di una storia del West cronologica e sequenziale ma è appunto una raccolta di eventi, magari poco conosciuti, tra i tanti che hanno costituito la Frontiera e la sua epopea.
Ancora una volta, quindi, vorrei fare i miei complimenti alla Odoya per quest'altra prova di coraggio: attualmente è l'unica casa editrice italiana che sta seriamente trattando la storia del West come merita, proponendo testi ormai introvabili insieme ad altri stuzzicanti volumi, e con un occhio particolare - e di questo ne sono davvero felicissimo - al West bianco: evidentemente, nonostante le chiacchiere vuote di molti, il West non è così morto come vogliono farci credere. Quindi, cara Odoya, GRAZIE per quest'altro gioiello e spero davvero col cuore che si possa continuare su questa pista western, visto che dopotutto, evidentemente, qualche carovana e qualche bivacco in cui fermarsi ci sono ancora.
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