Un nero cavaliere si staglia all’orizzonte.
È Black Burt “il poeta”, così chiamato perché prima di uccidere declama sempre i suoi versi di morte.
Burt il Nero si è unito a Butcher Joe “il macellaio” per un sanguinoso cavalcarono insieme.
I due, finiti sui giornali e braccati da tempo per le violente imprese, convergono presso una ghost town, da dove proseguiranno in Messico.
Ma in un mondo dove una donna lotta contro l’emarginazione e il passato ritorna con la sua forza dirompente, il destino ha riservato a Black Burt e Butcher Joe qualcosa di molto diverso...
È questo ciò che ci riserverà il nuovo film di Stefano Jacurti. A sette anni dal suo primo, notevole lavoro, Inferno bianco, Stefano ritorna al copione e alla macchina da presa per dirigere quest'altro lavoro; western, ovviamente. Un po' più lontano dagli spaghetti italiani e più vicino al western americano, Se il mondo intorno crepa è «il western delle rimembranze, dei colpi di scena, sorretto da brani country che ricordano i western americani anni 70 da “fango sudore e polvere da sparo”» dice Jacurti. Dietro alla macchina da presa, insieme a lui, c'è l'amico Emiliano Ferrera, come in Inferno bianco, e come in Inferno bianco anche Emiliano ha una parte nel nuovo film, un personaggio stile spaghetti western chiamato Bill Carson.
È Black Burt “il poeta”, così chiamato perché prima di uccidere declama sempre i suoi versi di morte.
Burt il Nero si è unito a Butcher Joe “il macellaio” per un sanguinoso cavalcarono insieme.
I due, finiti sui giornali e braccati da tempo per le violente imprese, convergono presso una ghost town, da dove proseguiranno in Messico.
Ma in un mondo dove una donna lotta contro l’emarginazione e il passato ritorna con la sua forza dirompente, il destino ha riservato a Black Burt e Butcher Joe qualcosa di molto diverso...
È questo ciò che ci riserverà il nuovo film di Stefano Jacurti. A sette anni dal suo primo, notevole lavoro, Inferno bianco, Stefano ritorna al copione e alla macchina da presa per dirigere quest'altro lavoro; western, ovviamente. Un po' più lontano dagli spaghetti italiani e più vicino al western americano, Se il mondo intorno crepa è «il western delle rimembranze, dei colpi di scena, sorretto da brani country che ricordano i western americani anni 70 da “fango sudore e polvere da sparo”» dice Jacurti. Dietro alla macchina da presa, insieme a lui, c'è l'amico Emiliano Ferrera, come in Inferno bianco, e come in Inferno bianco anche Emiliano ha una parte nel nuovo film, un personaggio stile spaghetti western chiamato Bill Carson.
Con un budget un po' più alto rispetto al film precedente, Se il mondo intorno crepa potrà vantare un notevole cast, più numeroso, in cui spiccano i nomi di Simone Pieroni, Emanuela Ponzano, Claudio Vitturini e Antonio Rocco, e le partecipazioni speciali di Willy Stella e Antonella Salvucci. Alberto Marchioni è il direttore della fotografia e Fabrizio Sartini il compositore e l'interprete dei brani musicali. La locandina che vedete in alto, invece, è opera del sottoscritto, a cui Stefano ha gentilmente concesso la possibilità di fare un fan-made.
Il film è stato girato in Abruzzo, in Almeria e al ranch Cavallo Selvaggio, e attualmente è in fase di post-produzione. Secondo il regista, dovrebbe uscire tra qualche mese, e sono previste proiezioni e festival come è stato per Inferno bianco.
Se rimanete sintonizzati su Western Campfire, potrete leggere l'avviso di uscita, la recensione del film e forse un'intervista al grande Stefano!
Stefano Jacurti (foto di Antonella De Cesare) |
Emiliano Ferrera (foto di Antonella De Cesare) |
Uno dei luoghi delle riprese (foto di Antonella De Cesare) |
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