Da una ventina di giorni è uscita, per Mondadori, la biografia di Geronimo scritta dal leggendario Robert Utley, grandissimo storico e luminare della storia del West.
Da un punto di vista questa pubblicazione è una nota positiva, perchè riporta in libreria un po' (una parte) dell'epopea del West; da un altro punto di vista, è una nota negativa perchè i grandi editori (nello specifico Mondadori) si ostinano a tirare dritto sulla parte indiana del West, senza avere il coraggio (come invece ha fatto e sta facendo la Odoya) di portare in libreria anche volumi relativi al West cosidetto "dei bianchi" (negli ultimi dieci o dodici anni la Mondadori ha pubblicato un solo libro di varia western, ossia Lungo le rive del Colorado di Dee Brown).
Comunque Geronimo è un libro da comprare, perchè sembra sia la biografia definitiva del famoso capo apache e perchè, soprattutto, è scritto da qualcuno che conosce a menadito sia la Storia che come approcciarvisi (è autore di libri come Toro Seduto, Lone Star Justice: The First Century of the Texas Rangers, Billy the Kid e alcune monografie su Custer e su altri personaggi del West, oltre che cure per volumi antologici).
Ecco la sinossi di Geronimo:
Tra i leader indiani, Geronimo è senza dubbio il più famoso, il suo nome
è profondamente radicato nell'immaginario collettivo: noto fin
dall'Ottocento per la sua ferocia e audacia in battaglia, negli ultimi
decenni è stato dipinto come un eroe che ha guidato l'estrema resistenza
del popolo apache contro l'invasione delle sue terre. Quale è la verità
storica? In realtà Geronimo rimane in buona parte un personaggio
misterioso. Non era neppure un vero capo: il «popolo» da lui guidato era
composto da poche decine di uomini, con i quali razziava i territori
messicani in scorribande di una brutalità inedita. Come è stato
possibile, allora, che si sia creata la leggenda di Geronimo? Per
scavare dietro il mito, Robert M. Utley ha analizzato una grande
moltitudine di fonti, in parte mai utilizzate, arrivando a presentare la
realtà storica dalla doppia prospettiva, quella dei bianchi e quella
dei nativi. Il risultato è una biografia sorprendente, che ricostruisce
la vera vita di un uomo estremamente contraddittorio e sfuggente, con le
sue forze e le sue debolezze, scaraventato dal destino nel cuore della
Storia.
Da un punto di vista materiale il libro è corposo (450 pagine) e nella tipica, semplice, confezione degli Oscar, con un apparato fotografico al centro e un bellissimo font, arioso e leggibile. Il prezzo popolare (12,50 Euro) è un'ottima decisione, dovuta alla pubblicazione direttamente negli Oscar, che può attirare più lettori rispetto a un'edizione rilegata come successo per Cavallo Pazzo di Bray (dimenticato molto presto e già finito fuori catalogo).
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