giovedì 30 aprile 2015

"The Last Ride" di Thomas Eidson [recensione]

The Last Ride è il primo libro di narrativa che leggo in lingua originale. Si tratta di uno di quei western "moderni" che prendono le distanze da quelli classici tutti (o quasi) azione e sparatorie e si adagiano su una storia decisamente mainstream ma ambientata all'epoca delle grandi praterie.
Thomas Eidson fa comunque un lavoro molto buono, se si prende il romanzo per quello che è (cioè non un western puro). La sua vicenda è ambientata nel New Mexico del 1885, dove scorrazzano bande di Apache fuggiti dalle riserve, che attaccano i ranch, uccidono i maschi e le vecchie e catturano le donne giovani per venderle poi come schiave in Messico. Una di queste è Lily, figlia di Maggie Baldwin il cui padre Samuel è tornato al ranch dopo che aveva abbandonato la moglie quando lei era bambina e aver continuato la sua vita con l'altra moglie indiana. Maggie prova un forte odio per il vecchio padre, a cui però chiederà aiuto per recuperare la figlia dalle mani degli Apache.
Questa trama per sommi capi vi ricorderà sicuramente qualcosa: infatti The Last Ride è il romanzo da cui è stato tratto il film The Missing, diretto da Ron Howard e interpretato da Tommy Lee Jones e Cate Blanchett.
La caccia agli Apache è una scusa per permettere a Eidson di ricostruire passo dopo passo il rapporto padre/figlia, da tempo compromesso. Lei non accetta di averlo a suo fianco in nessun modo, ma si dovrà ricredere quando a mano a mano ostacoli e difficoltà li costringono ad affidarsi uno all'altra per sopravvivere e salvare Lily. In questa vicenda di incontri con gli indiani, cavalcate nel deserto e scontri con banditi, gioca un ruolo importante anche la religione: da una parte quella indiana del vecchio, cresciuto tra gli Apache, dall'altra quella cristiana di Maggie, sempre messa a dura prova; nel mezzo Dot, la figlia piccola di Maggie, che è attratta dalle pratiche apache ma ancora legata alle credenze materne.
In una corsa sfrenata che però perde ritmo in alcuni punti a causa della quasi totale mancanza d'azione, padre, figlia e nipotina proveranno a ricostruire il loro legame perduto attraverso una serie di prove che apriranno piano piano gli occhi a Maggie, che scoprirà molte verità di cui non avrebbe mai immaginato l'esistenza. Il vecchio racconterà le sue scelte e tutto ciò che ha vissuto, lei dovrà rivedere non solo la sua religione ma anche i suoi sentimenti verso il padre.
Il nemico, un enorme Apache deforme e zoppo, si rivelerà un osso abbastanza duro, che usa non solo la violenza fisica ma anche quella "spirituale" attraverso pratiche magiche e visioni, a cui Samuel ribatterà con le stesse pratiche, considerate "pagane" da Maggie.
Dot si rivelerà una risorsa preziosa in cui alla fine si specchieranno le migliori qualità di Samuel e di Maggie.
The Last Ride deluderebbe il lettore in cerca di azione e ritmo. E' una storia di legami e sentimenti, ma anche di religione e credenze, di speranze e di fede. Poca azione (ma solitamente violenta, quando c'è) per questo western drammatico dall'alto impatto emotivo.
Per chi volesse leggerlo (non è mai stato pubblicato in italiano) posso consigliarlo almeno per quanto riguarda la scrittura di Eidson: limpidissima, scorrevole, senza espressioni ardite o termini incomprensibili. Per chi vuole provare a leggere narrativa in lingua inglese, The Last Ride, secondo me, potrebbe essere il libro perfetto.

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