martedì 19 luglio 2016

"Sentieri di polvere. La cavalleria americana e gli indiani, 1865-1890"

La maggioranza dei libri italiani di saggistica sulla storia del West degli ultimi anni è dovuta principalmente alla penna di Domenico Rizzi. Spaziando tra saggistica e narrativa, la produzione di Rizzi è notevole: le raccolte di racconti Pianure lontane e La casa sul fiume del vento, i romanzi della serie di Dunfield, i saggi Tremila cavalieri indiani, Il giorno di Custer, Le schiave della Frontiera, solo per citarne alcuni...
Quello di cui parliamo in questo post si intitola Sentieri di polvere. La cavalleria americana e gli indiani, 1865-1890. Il sottotitolo, in realtà, è troppo generale e non indica davvero tutto quello che Rizzi ha incluso all'interno delle pagine. In questo libro di circa 200 pagine, Rizzi esplora il mondo dei militari e dell'esercito che, nella seconda metà del XIX secolo, venne inviato ad ovest del Mississippi per difendere piste e insediamenti dagli attacchi degli indiani. Pur mancando di una parte che descriva la vita quotidiana dei soldati, Sentieri di polvere è un ottimo saggio che include una miriade di informazioni dal punto di vista dell'esercito (e della cavalleria in particolare) impegnato nella lotta ai nativi. L'organizzazione, le armi, le guide e gli scout, gli avamposti, le uniformi, le donne, i soldati... Rizzi include questo e molto altro, compresi i capitoletti finali dedicati alla parte indiana, con i metodi di guerriglia, i protagonisti, gli eventi più tragici.
Con uno stile secco e semplice, l'autore ripercorre dunque l'esperienza della cavalleria americana nel West, dalle Grandi Pianure al Sud Ovest, grazie anche al prezioso apporto di testimonianze di prima mano e alla bella idea di includere brevi biografie dei protagonisti principali (da Custer a Crook a McKenzie, e poi Sheridan, Sherman, Benteen, e molti altri, compresi i capi indiani). Un altro punto a favore del libro è che Rizzi non si limita a parlare solo dell'esercito nelle sue componenti ma collega tutto ai fatti storici, descrivendo così le battaglie e i fatti d'arme e di sangue tra bianchi e rossi (in particolare Little Big Horn, di cui Rizzi è un esperto).
Il libro è chiuso da alcune appendici dove l'autore elenca e descrive le battaglie più rappresentative, fa un excursus su come il cinema western ha portato il soldato sullo schermo, ed elenca le tribù ostili, i principali capi indiani e i film. Infine, un breve inserto finale con alcune mappe e fotografie.
Sentieri di polvere è un testo unico perchè, infatti, è l'unico in italiano ad occuparsi delle cavalleria americana nel West. Certo, molto si può trovare nei tanti classici libri che parlano di guerre indiane ma il merito di Rizzi è quello di aver incentrato questo suo lavoro dalla parte dei soldati a cavallo. Non possiamo aspettarci una disamina dettagliata ma di sicuro c'è tutto e Sentieri di polvere è un ottimo compendio per togliersi un bel po' di curiosità.


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