Chi l'ha detto che il caro, vecchio, selvaggio West fu mondo solo di
cowboy, indiani, cercatori d'oro, sceriffi e banditi? Chi l'ha detto
che, pur conoscendo episodi come il massacro di Wounded Knee o la
sparatoria all'OK Corral, il West fu romantico e avventuroso? Ebbene,
Matthew P. Mayo, romanziere molto apprezzato in USA, sfata di nuovo il
mito del West, questa volta focalizzandosi su un aspetto totalmente
sconosciuto, o perlomeno pubblicato, pure dagli stessi americani: il
West infestato. Ma non stiamo parlando di cittadine solitarie covo di
banditi o di territori formicolanti di indiani, bensì di veri e propri
fantasmi, spettri, presenze o apparizioni, in qualsiasi modo voi li
chiamiate.
Mayo ci regala così le versioni storiche "made in USA" dei famosi
fenomeni paranormali che sono - in letteratura e in storia - prerogativa
quasi esclusiva di Inghilterra, Scozia e Italia. Ovviamente il tutto in
corrispondenza del periodo e del luogo. Insomma, se l'Inghilterra ha il
Rettorato di Borley, il West ha la prigione di Yuma e la Winchester
Mistery House; se l'Italia ha il fantasma di Azzurrina, il West ha
quelli di Seth Bullock e della Llorona; se la Scozia ha il
terrificante castello di Glamis, il West ha il St. James Hotel e il Big
Nose Kate's Saloon, forse meno terrificanti ma ugualmente infestati.
Tutte queste storie ovviamente non sono le uniche, perchè il libro
contiene ben 28 capitoli, ognuno dedicato a un fenomeno di infestazione,
e raggruppati in sei parti:
- Wagon Trail, Express Station & Train Track;
- Mine Camp, Boom Town & Graveyard;
- Hotel, Brothel & Saloon;
- Prison, Fort & Battlefield;
- Ranch Mansion & Market;
- Cowboy, Indian & Beast.
Come ogni storia di fantasmi che si rispetti, ognuna delle infestazioni è
dovuta a fatti di sangue, avvenuti nel nostro caso ai tempi del vecchio
West e tutt'oggi ancora presenti, altra testimonianza di un mondo e di
un'epoca che in realtà furono davvero violenti.
Le storie hanno tutte una base reale, su cui Mayo però si appoggia per
strutturare il libro in modo curioso: in ogni capitolo, le prime due o
tre parti sono racconti western-horror con cui l'autore racconta come
secondo lui accaddero i fatti di sangue che poi lasciarono incatenati
alla nostra dimensione le anime delle vittime; le successive una o due
parti, invece, riportano i fatti nudi e crudi degli eventi storici e
delle testimonianze reali.
In un caso, davvero inquietante, le uniche testimonianze sono quelle
coeve del West, di due cowboy che, durante una tormenta di neve, si
ripararono in una costruzione - un saloon - che lì dove stava in realtà
non doveva esserci. La notte la passarono terrorizzati dalle voci e dai
suoni di un saloon in piena attività, che arrivavano distintamente alle
loro orecchie senza che loro tuttavia vedessero nulla. Il mattino dopo
lasciarono il loro lavoro al ranch e fuggirono lontano dal Wyoming.
Questa storia del saloon fantasma a quanto pare è unica, perchè nessun
altro ha mai assistito a tale caso di infestazione.
Le vicende spaziano per tutto il West, dall'Oregon dove c'è una casa in
cui le leggi fisiche non esistono più (cercate su Google "Oregon
Vortex") al Nuovo Messico meridionale, dove nei pressi di Santa Fe si
vede spesso, di notte, il fantasma della Llorona (spagnolo per
piangente, oppure per prefica - già, proprio così! - ossia le vecchie
pagate per piangere ai funerali), una bellissima donna che vaga urlando
di dolore e piangendo disperata dal rimorso dopo aver ucciso,
annegandoli, i suoi due figli piccoli.
E poi, ancora, cowboy e mandrie fantasma, vedove che tornano dall'aldilà
in cerca di vendetta, i fantasmi dell'Alamo e del Little Big Horn,
quelli della carovana Donner, la città fantasma (sia nel senso di
abbandonata che nel senso di infestata) di Garnet, nel Montana, le
misteriose creature di una miniera in Colorado, o le anime di banditi
che vegliano il loro bottino sepolto... e molte, molte altre, come
quest'altra:
In the early 1800s, along the Devil’s River in Texas, a trapper’s
wife goes into labor. The trapper rides to a Mexican village for help,
but dies on the way. The villagers find his wife, also dead, but of the
baby, there is no sign, though inside and out of the cabin are the
tracks of wolves. Over the ensuing years, people see a wolf pack with an
oddly hunched member. She is captured once and many witness her before
she escapes. To this day, she is seen, surveying strangers from across
the river, misshapen and nursing wolf pups, howling and loping the banks
of the river.
Il libro è davvero interessante sia per l'argomento sia per le curiose
vicende in sè, ed è anche facilissimo da leggere perchè l'inglese di
Mayo è semplice e scorrevole, anche nei dialoghi. Quindi è una lettura
che consiglio a tutti, per scoprire che il West continua ancora oggi ad
essere presente, seppure in forma leggermente più... eterea!
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