martedì 26 luglio 2016

La recensione di "Western Sex Rock and Horror" di Stefano Jacurti

Western Sex Rock and Horror è il quarto lavoro di narrativa di Stefano Jacurti, e la seconda raccolta di racconti dopo la sua prima fatica Il baule nella prateria.
In questo nuovo libro troviamo uno Jacurti più approfondito, ma non solo: troviamo anche uno Jacurti inedito, perchè tra i sedici racconti contenuti nella raccolta una mezza dozzina non sono western storici, mentre altri non sono solo western essendo mischiati un po' con l'horror e un po' con la fantascienza.
Il West di Stefano è sempre quello che ci ha lasciato nei suoi lavori: gente che ama, odia, uccide, tradisce, piange, soffre, prende botte e ne dà, spara, ha paura, è coraggiosa, viene ammazzata... C'è tutto il repertorio del genere anche se qui Stefano ha lasciato da parte le atmosfere da spaghetti western per focalizzarsi sul western americano a tutto tondo. Rispetto alla precedente raccolta, in Western Sex Rock and Horror i racconti sono più lunghi e più "maturi" nel senso che l'autore lascia a volte da parte l'azione (seppur non manca, come è giusto che sia e come Stefano stesso ha detto più volte in varie interviste) per entrare nel dettaglio delle dinamiche dei personaggi e in particolare delle loro storie passate. A questo proposito ci sono alcuni racconti, come "La visita", "Sole rosso sangue" e "Passi nella notte" dove i pensieri dei protagonisti vengono sviscerati finchè non scoppia la violenza.
Poi c'è la parte che trascende il genere, come in "Billy e Brenda", "Messaggio in bottiglia" o "Lavori in corso", dove però il West di oggi è uno dei personaggi, tra rodei, Bruce Springsteen e sommergibili della Guerra Civile e dove le vicende della vita prendono il sopravvento. "Dall'altra parte dell'oceano" è una specie di western nostrano, dove l'ambientazione italiana fa da sfondo a una tragedia in crescendo, dove il West ha nuovamente una parte importante.
Il West puro si ritrova in racconti come "Wasichu", "Sole rosso sangue", "L'infanzia di David", "Una birra ghiacciata", "Passi nella notte", quello horror in "Un conto da saldare", "Picnic a Devil's Hole" e "Un bravo soldato".
In Western Sex Rock and Horror insomma c'è tutto il giro del western: quello classico, quello contaminato, quello introspettivo, quello drammatico, quello moderno. C'è il western palesemente citato (ve ne accorgerete leggendo "Una birra ghiacciata") e c'è quello un po' più nascosto.
Il West di Stefano Jacurti è il West dei ricordi, dei pistoleri solitari in cerca di qualcosa, degli affetti e delle vicende della vita, della ricerca di qualcosa di definitivo e di stabile oppure dell'avventura ad occhi chiusi.
Western Sex Rock and Horror è un lavoro che merita assolutamente la lettura, a prescindere dalla passione per il genere, perchè per Stefano il West è anche quello che viviamo tutti i giorni.

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